La vacanza che genera ben-essere

La vacanza che genera ben-essere

Allontanarsi dal proprio ambiente di lavoro è,
in un certo qual senso,
allontanarsi da se stessi;
e questo è il principale vantaggio di viaggiare e cambiare.Charles Horton Cooley

vacanza ideale

– 5, – 4, – 3, – 2, – 1, 0!
Il conto alla rovescia sul calendario è terminato: sono arrivate le tanto attese vacanze estive, tempo di riposo e per rigenerarsi.
“Andare in vacanza” non significa recarsi al mare, in montagna o al lago, ma “staccare la spina” dal quotidiano, allontanandosi dalle proprie abitudini per creare delle diversità che permettano alla mente di nutrirsi, di ricaricarsi e di evitare il “surriscaldamento” generato da una routine incessante.

Andare in vacanza significa creare diversità.

Per aiutarti a godere al meglio questo periodo, ti invito a porti una domanda un po’ particolare, ovvero: Cosa dovrei fare o evitare di fare, cosa dovrei pensare o evitare di pensare per rovinare le mie vacanze?
Si tratta di un esercizio che ti permetterà da un lato di individuare tutti quegli atteggiamenti che potrebbero trasformare la tua vacanza in un momento carico di frustrazione e di fatica, dall’altro di mettere in luce ciò che ti aiuterà a costruire la vacanza “ideale”.
Di seguito ti indico i meccanismi disfunzionali riscontrati più frequentemente, con i relativi suggerimenti:

Evita di: continuare a rimuginare su preoccupazioni inerenti il lavoro o che riguardano ciò che dovrai fare al rientro dalle vacanze.
Cosa fare: è molto importante non lasciare in sospeso delle questioni pratiche o di lavoro, ma chiudere – almeno mentalmente – tutti i “dossier aperti”. Se hai effettivamente bisogno di restare collegato con il lavoro per seguire lo sviluppo di un progetto in cui sei coinvolto, accedi alla posta aziendale o chiama l’ufficio solo per 15 minuti al giorno (per esempio la mattina dopo colazione o nel tardo pomeriggio).

Evita di: preparare i bagagli all’ultimo momento, ritrovandoti in piena notte con l’armadio rovesciato sul letto e la valigia che non si chiude, imbottita come un hamburger.
Cosa fare: visto che un accumulo di tensione e di fatica rallenta l’entrata nel clima vacanziero, scivola “dolcemente” nelle tue vacanze, organizzandoti per tempo e preparando i bagagli con almeno un giorno di anticipo.

Evita di: pianificare la vacanza nei più minuscoli dettagli, organizzando ogni minimo spostamento e strutturando tutti i momenti della giornata, imponendoti tappe forzate e obiettivi irrinunciabili che generano aspettative elevate.
Cosa fare: lasciati un po’ andare, assumi l’atteggiamento di chi è disposto ad accogliere e vivere le novità e gli imprevisti non come un ostacolo o un fattore di stress ma come una ricchezza che permette di “fare e pensare differentemente” e quindi di crescere.

Evita di: guardare continuamente il cellulare, accedere frequentemente a internet per rimanere aggiornato su ciò che succede sui social network, fermando così la mente in un luogo o in uno spazio temporale che non coincidono con quelli delle vacanze.
Cosa fare: è essenziale permettere alla mente di riposarsi dall’accumulo di informazioni ricevute durante l’anno, quindi scegli un tempo preciso da dedicare quotidianamente ad internet, che non superi la mezz’ora.

Evita di (a): continuare a fare le stesse cose e mantenere le abitudini che avevi durante l’anno. Anche se la routine da un lato è utile perché permette alla mente di funzionare in modo economico, come omsotto “pilota automatico”, dall’altro rischia di chiudere le porte al cambiamento.
Evita di (b): usare le vacanze per sottoporti a ritmi incalzanti e ad eccessi, tornando al lavoro più stanco di quando sei partito.
Cosa fare: la vacanza deve offrire alla tua mente la possibilità di rinfrescarsi e di rigenerarsi, di cambiare prospettive e scenari, di liberarsi da operazioni routinarie, di affondarsi in nuove sensazioni. Il cambiamento deve coinvolgere tutti i sensi: il gusto, l’olfatto, la vista, l’udito e il tatto hanno infatti un intenso potere evocativo, in grado di connotare le situazioni di uno speciale significato emotivo. Possono risvegliare affetti, emozioni e sensualità che permettono il distacco immediato dalla quotidianità.

Ti suggerisco:
– di coltivare nuovi stimoli, dedicandoti ad attività inusuali o abbandonate da tempo, come attività domestiche, sportive, sociali, manuali o intellettuali, da svolgere da solo o in compagnia;
– di dedicarti al relax fisico, prendendoti cura del tuo corpo;
– di indossare abiti differenti, magari colorati o abbinati in maniera originale e di scegliere il profumo o la colonna sonora dell’estate;
– di gustare cibi nuovi e bevande diverse;
– di realizzare un sogno che tieni nel cassetto.

In vacanza, la parola chiave è cambiamento. Come ci ricorda M. Proust: “Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre ma nell’avere nuovi occhi”.
Buone vacanze!

Autrice: dott.ssa Monica Orma

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