tra un’ossessione che si subisce
e un destino che si sceglie?Denis de Rougemont
Nel DSM 5 (Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali) dell’APA (American Psychiatric Association), edito nel 2014 e utilizzato in tutto il mondo come strumento di riferimento per formulare diagnosi, una delle variazioni significative introdotte è la creazione di una nuova categoria denominata “Disturbo ossessivo–compulsivo e disturbi correlati”, e distinta dai Disturbi d’Ansia.
Tale categoria nosologica include:
- Disturbo ossessivo-compulsivo (DOC): è caratterizzato dalla presenza di ossessioni, compulsioni o entrambe.
Le ossessioni consistono in pensieri, impulsi o immagini ricorrenti e persistenti che vengono vissuti, nel corso del disturbo, come intrusivi e indesiderati e che nella maggior parte degli individui causano ansia o disagio marcati. La persona tenta di ignorare o sopprimere tali pensieri, impulsi o immagini, o cerca di neutralizzarli con altri pensieri o azioni (compulsioni).
Le compulsioni sono caratterizzate da comportamenti ripetitivi (per esempio lavarsi le mani, riordinare, controllare) o azioni mentali (come pregare, contare, ripetere parole mentalmente) che la persona si sente obbligata ad eseguire in risposta ad un’ossessione o secondo regole che devono essere applicate rigidamente. Tali comportamenti o azioni mentali sono volti a prevenire o ridurre l’ansia o il disagio, o a prevenire alcuni eventi o situazioni temuti, senza però essere collegati in modo realistico con ciò che sono designati a neutralizzare o prevenire, oppure sono chiaramente eccessivi.
Le ossessioni o le compulsioni implicano un dispendio di tempo (es. più di 1 ora al giorno) o causano disagio clinicamente significativo o menomazione nel funzionamento sociale, lavorativo o di altre aree importanti.
In un‘ottica strategica si distingue tra Disturbo ossessivo, Disturbo ossessivo-compulsivo e Dubbio patologico (per approfondimenti, consulta le pagine relative a questi disturbi).
- Disturbo di dismorfismo corporeo: Preoccupazione per uno o più difetti percepiti relativi l’aspetto fisico che non sono osservabili o che appaiono lievi per gli altri. Nel corso del disturbo, l’individuo ha eseguito comportamenti ripetitivi (es. controllo allo specchio, stare in bagno eccessivamente, skin-picking, ricerca di rassicurazioni) o azioni mentali (confrontarsi con gli altri) in risposta alle preoccupazioni per l’aspetto (per approfondimenti, consulta la scheda relativa a questo disturbo).
- Disturbo da accumulo: persistente difficoltà ad eliminare o separarsi dai propri beni, a prescindere dal loro reale valore (si tratta di oggetti di qualunque tipo, spesso insignificanti, inservibili o deperibili come giornali, bottiglie vuote, confezioni di alimenti, pacchetti di sigarette vuoti), espressione di un forte bisogno di conservarli e/o di un forte disagio associato all’idea di separarsene. La persona è spesso convinta che l’oggetto conservato potrà tornarle utile in futuro. La difficoltà a gettare oggetti provoca l’accumulo di beni che sovraccaricano e ingombrano gli spazi vitali e che compromettono sostanzialmente l’obiettivo del loro utilizzo.
- Disturbo da escoriazione: stuzzicamento della pelle che produce danni visibili e/o medicalmente significativi ai tessuti e che persiste nonostante il soggetto abbia messo in atto ripetuti tentativi di diminuire o interrompere tale comportamento;
- Tricotillomania: strapparsi ricorrentemente i propri capelli (o altri peli del corpo), che porta a calvizie o alopecia. Tale disturbo persiste nonostante la persona abbia messo in atto ripetuti tentativi di ridurre o interrompere questo comportamento. Tirarsi i capelli causa disagio clinicamente significativo o compromissione dell’area sociale, lavorativa o di altre aree importanti del funzionamento.
- Disturbo ossessivo-compulsivo e disturbi correlati indotto da sostanze/farmaci
- Disturbo ossessivo-compulsivo e disturbi correlati dovuto a un’altra condizione medica
La Psicoterapia Breve Strategica presenta, nel trattamento dei disturbi ossessivo-compulsivi e disturbi correlati, un’efficacia pari al 89% in una media di 7 sedute.
Autrice: dott.ssa Monica Orma
Letture consigliate:
– American Psychiatric Association (2014), “DSM-5 Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali”, Cortina Raffaello
– Nardone, G:, Portelli, C. (2013), “Ossessioni, compulsioni, manie: la terapia in tempi brevi”, Ponte alle Grazie, Milano
– Nardone, G., Balbi, E. (2008), “Solcare il mare all’insaputa del cielo”, Ponte alle Grazie, Milano
– Nardone, G. (2003), “Non c’è notte che non veda il giorno. La terapia in tempi brevi per gli attacchi di panico”, Ponte alle Grazie, Milano
– Nardone, G. (2000), “Oltre i limiti della paura”, Rizzoli, Milano
– Nardone, G. (1993), “Paura, Panico, Fobie”, Ponte alle Grazie, Milano