mentre i coraggiosi provano il gusto della morte una sola volta. <span class="su-quote-cite">W. Shakespeare</span>
La Fobia specifica (o monofobia) è caratterizzata da una paura sproporzionata ed invincibile provocata dall’esposizione ad un oggetto, ad una situazione o ad un evento specifico che la persona percepisce come estremamente spaventoso e minaccioso, indipendentemente dalla ragionevolezza o meno di tale pericolosità.
La fobia può riferirsi ad animali, insetti, guidare la macchina, viaggi in aereo, contagio e malattie, paura di arrossire… possiamo affermare che esistono tante paure quante se ne possono inventare (vedi lista delle fobie).
Quali strategie disfunzionali alimentano il problema?
Per sfuggire allo scatenarsi delle reazioni emotive e somatiche proprie della paura, la persona:
– cerca di evitare totalmente o di tenere lontano dalla propria quotidianità l’oggetto fobico;
– socializza il suo problema con gli altri (ovvero ne parla);
– chiede aiuto, rassicurazione e protezione.
Può essere presente un attento ascolto dei segnali provenienti dal proprio corpo, che determina un incremento della paura e che può scatenare un attacco di panico.
Tali comportamenti e modalità di risposta, anziché risolvere il problema, lo alimentano e lo mantengono in vita, creando un circolo vizioso e patogeno che intrappola sempre di più la persona.
Anche se la fobia è circoscritta e riguarda una situazione non pericolosa, questo disturbo può diventare invalidante. Non va dimenticato infatti che un male immaginario può essere peggiore di uno reale e diventare, nei suoi effetti, più reale di qualunque realtà, condizionando le scelte, la libertà di pensiero e di movimento di chi ne soffre.
La Psicoterapia Breve Strategica, attraverso dei protocolli specifici di trattamento, è in grado di cortocircuitare l’alimentazione del disturbo e di ristrutturare la percezione degli stimoli, togliendo loro il carattere ansiogeno.