Disturbo di ansia generalizzata

ansia, ansia generalizzata, autostima

Tra vent’anni sarai più dispiaciuto per le cose che non hai fatto
che per quelle che hai fatto.
Quindi sciogli gli ormeggi,
naviga lontano dal porto sicuro.
Cattura i venti dell’opportunità nelle tue vele.
Esplora.
Sogna.
Scopri. Mark Twain

Criteri diagnostici del disturbo di ansia generalizzata

Il DSM 5 (Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali) definisce il disturbo di ansia generalizzata (DAG o GAD) come caratterizzato da ansia e preoccupazione eccessive ed incontrollabili che riguardano numerosi eventi o attività (lavoro, scuola, vita sociale) e che sono associate a 3 o più dei seguenti sintomi:

  • Irrequietezza e sensazione di avere i nervi “a fior di pelle”;
  • facile affaticabilità;
  • difficoltà di concentrazione e sensazione di testa vuota;
  • irritabilità;
  • tensione muscolare;
  • turbe del sonno (difficoltà di addormentamento, risvegli precoci con difficoltà a riprendere il sonno, sonno irrequieto e insoddisfacente).

I sintomi caratteristici sono quelli degli stati d’allarme, contraddistinti da una condizione psichica di generale attesa apprensiva, e da numerosi segni e sintomi fisici di attivazione vegetativa.

Caratteristiche cliniche

La persona che soffre di questo disturbo vive con un senso costante di agitazione e di ansia che causa disagio clinicamente significativo o che ostacola le aree di funzionamento sociale e/o lavorativo. Nelle situazioni in cui non sono presenti blocchi invalidanti, l’individuo tende a lamentare sensazioni di insoddisfazione generale e di affaticamento alle quali non sa dare una motivazione precisa. Le preoccupazioni possono riguardare il passato, il presente e/o  il futuro e la persona può riferirsi ansiosa in riferimento a diverse condizioni.

Possiamo trovare l’individuo che sente, teme o dubita di NON ESSERE ALL’ALTEZZA, di NON ESSERE SUFFICIENTEMENTE CAPACE e che quindi evita preventivamente, ovvero in anticipo, alcune situazioni per non correre il rischio di fallire e di dimostrare la propria incapacità. In virtù di tale sensazione di inadeguatezza, la persona si impegna al di sotto delle proprie possibilità e in direzioni che non corrispondono alle proprie aspirazioni e desideri.

Vi può essere il “PESSIMISTA COSMICO”, ovvero colui che vive con la sensazione e la paura che le cose andranno male. Nella sua mente si originano costantemente profezie negative e proiezioni di catastrofi future che turbano la sua serenità e che lo portano a limitarsi, a vivere senza sfruttare appieno le proprie potenzialità.

C’è chi non riesce ad ACCETTARE E AD EMANCIPARSI DA UN PASSATO costellato da fallimenti, disastri realizzati o subiti, eventi che non sono andati come dovevano andare. Il passato continua a dilagare e ad inquinare il presente, ad essere causa di sofferenza. La persona si porta dietro la sua storia come un fardello doloroso che la condanna ad una vita insoddisfacente e che le impedisce di realizzare e costruire un presente ed un futuro differenti.

Infine vi possono essere persone che vivono le relazioni sociali con un forte disagio perché TEMONO DI ESSERE RIFIUTATE DAGLI ALTRI. Questo timore le porta a non esporsi e ad evitare di correre il rischio di creare relazioni soddisfacenti, confermando e nutrendo la propria sensazione di incapacità.

Per riassumere

Chi soffre di un disturbo di ansia generalizzata, per difendersi dall’ansia e da una sensazione di inadeguatezza personale, tende ad evitare di mettersi alla prova e fa al minimo delle proprie possibilità. Tali strategie confermano la sensazione d’incapacità iniziale e amplificano i suoi timori. Generalmente tale sensazione non produce rassegnazione, infatti la persona continua ad impegnarsi, ma con fatica e abbassando i propri obiettivi. E’ come una macchina che procede con il freno a mano tirato.

Alcuni dei vissuti di chi soffre di tale problema possono apparire simili a quelli di un depresso: un senso di incapacità e di fallimento, l’idea che nel passato tutto sia andato storto, la previsione di un futuro catastrofico, con conseguenti blocchi e rinunce. Questo disturbo può anche essere confuso con un problema fobico, ma qui non è presente una paura specifica bensì un’ansia generalizzata, un senso di incapacità pervasivo.

Il Modello Breve Strategico ha costruito un protocollo di trattamento specifico in grado di risolvere definitivamente e in tempi rapidi questo problema.

Autrice: dott.ssa Monica Orma

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