La “giusta” educazione

La “giusta” educazione

Le nominations

Quando mi dicono cose tipo: “Questi ragazzi non hanno voglia di far niente”, faccio sempre “Eeeh”, ma dentro di me penso: “Stronzate”.

Insomma c’è questa classe che scrivere un tema assomiglia più che altro a una tortura cinese. Non è per cattiveria: è che sono quasi tutti stranieri. È una fatica pazzesca, per loro.
Ogni volta che annuncio: “Per casa, tema”, glielo vedi negli occhi, che è come se gli avessi detto: “Per un mese, solo verdura”.
Così gli faccio: “Bene, la prossima volta, si fa La Notte degli Oscar”. Mi guardano storto, non si fidano, ci deve essere una fregatura.
“È semplice: io vi dico le categorie, e poi premio i migliori. La miglior punteggiatura, la miglior metafora, la descrizione più precisa, la parte che fa più ridere. Cose così”.
Mi portano i temi. Ed è proprio come la notte degli Oscar: le nominations, la suspense prima di dire il nome, gli applausi, il discorso di ringraziamento. E poi i premi.
Niente di che: sono i classici premi da sagra, candele, braccialettini, peluches, tutto quello che son riuscito a raccattare in giro per casa, ma non è quello che conta. È che dove insegno io, son quasi tutti ragazzi che nella vita non hanno mai vinto niente. Alcuni di loro, ce l’hanno scritto in faccia, a dodici anni pensano già che non vinceranno, mai, niente.
Non so se funzionerà davvero, se miglioreranno, se cambierà qualcosa.
So solo che uno di loro, uno di quelli che i temi li odiano di più, dopo aver vinto il premio per il “Miglior finale”, alla fine è venuto lì e mi ha detto: “Prof, quando ci dà il prossimo tema?”

– Enrico Galiano

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Intelligenze

Se tutti noi avessimo esattamente lo stesso tipo di mente e ci fosse solo un tipo di intelligenza, allora potremmo insegnare a tutti la stessa cosa, allo stesso modo, e valutarli nello stesso modo, ciò sarebbe giusto.
Ma una volta che ci rendiamo conto che le persone hanno menti molto diverse, differenti tipi di capacità:
alcune persone sono brave a pensare spazialmente,
alcune persone sono brave a pensare in altre lingue,
altri sono molto logici,
altre persone hanno bisogno di fare con le mani per interagire ed esplorare attivamente, per provare le cose.
Allora ci rendiamo conto che l’educazione che tratta tutti allo stesso modo è in realtà la più ingiusta educazione.

– Howard Gardner

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Imparare

La scuola non è riempire un secchio, ma accendere un incendio.

– William Butler Yeats

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Insegnare

Non creare gli studenti a tua immagine,
aiutali a crearsi un’immagine.

– Monica Orma

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